Scoperta del tunnel segreto nella Piramide di Cheope: una svolta epocale o una mossa mediatica ben pianificata?

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Scoperta del tunnel segreto nella Piramide di Cheope: una svolta epocale o una mossa mediatica ben pianificata?

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Il 2 marzo 2023, è stata annunciata la scoperta di un tunnel segreto all'interno della Piramide di Cheope e la notizia, ha fatto subito il giro del mondo. Il tunnel misura nove metri di lunghezza e poco più di due metri di larghezza e si trova a nove metri di profondità dalla camera della regina, all'interno della piramide.

In realtà, però, la scoperta era gia stata fatta in precedenza, grazie ad una nuova tecnica messa a punto dal professor Malanga e dal dott. Filippo Biondi, utilizzando un radar ad apertura sintetica (in inglese: Synthetic Aperture Radar, da cui l'acronimo SAR) che trasforma in un segnale elettromagnetico i fotoni, in una risposta fotonica, cioè vibrazioni. I due ricercatori, avevano già individuato dei corridoi segreti sei mesi prima della scoperta menzionata in precedenza. La pubblicazione scientifica del professor Malanga su Remote Sensing, infatti, ha portato alla luce una serie di scoperte non convenzionali all'interno della Piramide di Cheope che sono molto più importanti del corridoio segreto.


Il tunnel a forma di chevron (Ansa/Ministero delle Antichità egiziano)

Ci sono dubbi, dunque sulla verità di questa scoperta e sull'etica di Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egizie che posside potere decisionale su cosa può essere definito come scoperta o meno. Hawass, ha tenuto una conferenza stampa al Cairo per presentare i risultati del progetto ScanPyramids e ha definito questa scoperta come "la scoperta più importante del secolo", suscitando grande interesse e attenzione da parte dei media internazionali. Il progetto ScanPyramids è una collaborazione internazionale tra tre università, imprese private e lo Stato egiziano, con l'obiettivo di svelare i segreti millenari delle piramidi utilizzando tecniche non distruttive. La tecnologia utilizzata si basa sulla misurazione dei muoni, particelle elementari generate nei raggi cosmici e assorbite in modo diverso a seconda dei materiali che attraversano. Grazie agli strumenti avanzati, è possibile intercettare queste particelle e tracciare i loro movimenti, consentendo la costruzione di modelli 3D delle strutture interne delle piramidi.

Rispetto però alla tecnica utilizzata da Malanga e da Biondi, che è praticamente realizzabile quasi a costo zero e i cui risultati sono ottenibili in pochissimo tempo, invece, la misurazione dei muoni utilizzata nel progetto ScanPyramids ha richiesto l'impiego di grandi risorse, tempo, nonchè di ingenti somme di denaro, pertanto viene lecito domandarsi se l'omissione della citazione nei confronti dei due studiosi italiani sia frutto di qualche complotto per scopi di lucro o al fine di non riconoscere il merito alla ricerca italiana.

In ogni caso, è importante ricordare che la scienza è una disciplina globale e collaborativa, e le scoperte spesso sono il risultato di un lavoro di squadra e della costruzione su ciò che è stato scoperto in precedenza. La citazione corretta e l'attribuzione delle scoperte precedenti sono fondamentali per il progresso scientifico e per garantire che i ricercatori ricevano il credito che meritano per il loro lavoro.


Corrado Malanga - Piramide di Cheope 3D (dal Canale YouTube - Corrado Malanga Experience)

Il canale Youtube Omega Click che tratta principalmente temi come l'ufologia e misteri, scienza e curiosità, spionaggio, paranormale, documenti ufficiali, tecnologia e molto altro ancora, si era già occupato del tema, realizzando un video insieme al professore Malanga dal titolo - LE FREQUENZE DEL FARAONE, ha realizzato un'ulteriore intervista al professor Malanga permetendogli così di spiegare meglio la vicenda sulla scoperta e sulla sua pubblicazione scientifica in merito alla scoperta del tunnel segreto all'interno della Piramide di Cheope.

Qui di seguito, il video dal canale Youtube Omega Click




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